In Casa Don Bosco vengono presentate le figura significative e collegate alla figura di San Giovanni Bosco. Partiamo con Mamma Margherita.
Il 1 aprile 1788 sulle ridenti colline dell’Alto Astigiano in un piccolo paese chiamato Capriglio d’Asti, nasce Margherita Occhiena.</p
Don Giovanni Battista Lemoyne in poche righe fa una precisa e attenta descrizione della personalità di Mamma Margherita: «Dalla natura era stata fornita di una volontà risoluta che, coadiuvata da uno squisito buon senso e dalla grazia divina, doveva farla riuscire vincitrice in tutti quegli ostacoli spirituali e materiali che avrebbe incontrato nel corso della vita […] Retta nella sua coscienza, nei suoi affetti, nei suoi pensieri, sicura nei suoi giudizi intorno agli uomini e alle cose, spigliata nei suoi modi, franca nel suo parlare, non sapeva cosa fosse esitare […] Povera, sapeva vedere nei poveri il volto di Dio.»
Un giovane vedovo di nome Francesco Bosco, di 27 anni, originario dei Becchi presso la frazione di Morialdo, venne dal padre di Margherita a chiederla in sposa. Margherita accettò: aveva 24 anni.
Il matrimonio venne celebrato il 6 giugno 1812.
Come ogni giovane coppia anche Margherita e Francesco avevano progetti e sogni da realizzare e così, mentre la vita scorreva tranquilla e felice tra il lavoro e la preghiera, l’8 aprile 1813 nasce il loro primo figlio Giuseppe. Due anni più tardi, il 16 agosto 1815, viene al mondo Giovanni.
Il 1817 è un anno tremendo per Mamma Margherita: suo marito Francesco rientrando dai campi bagnato di sudore scende nella cantina sotterranea e fredda. La febbre violenta che lo assale non lascia dubbi: polmonite. L’11 maggio alle ore 15 pomeridiane Francesco morì all’età di 33 anni.
Margherita rimase vedova a 29 anni.
Donna forte e di grande fede, si rimboccò le maniche e riprese a lavorare. Con l’aiuto del fratello Michele riuscì a sistemare la tettoia che il marito aveva acquistato adattandola ad abitazione (l’attuale casetta di Don Bosco ai Becchi). Pur essendo analfabeta, insegna ai figli il catechismo e li prepara a ricevere i sacramenti: Confessione, Comunione e Cresima. Convinta che è Dio il più grande educatore dei figli e che la sua voce indica la via migliore, Margherita sopportò fatiche e umiliazioni incredibili per permettere a suo figlio Giovanni di diventare prete.
Nel mese di luglio del 1846 il figlio Don Giovanni rientra ai Becchi per un periodo di convalescenza, dopo essere stato colpito da una grave malattia. Quando si tratta di rientrare a Torino, Don Bosco, senza nascondere un po’ di esitazione, domanda a sua madre di seguirlo all’oratorio per essere madre di quei poveri ragazzi. Margherita non presenta alcuna esitazione: «Se ti pare che tal cosa possa piacere al Signore, sono pronta a partire subito!»
Così fu: il 3 novembre Mamma Margherita parte con il figlio Don Giovanni alla volta di Torino. Comincia in questo modo a concretizzarsi la seconda vocazione di Mamma Margherita: essere mamma per tanti ragazzi poveri, facendo di loro una seconda famiglia. Non solo: esercitò anche una maternità spirituale verso il figlio sacerdote, custodendone e preservandone il sacerdozio e portando una tonalità femminile e materna alle origini dell’esperienza oratoriana.
Dio la viene a prendere alle 3 del mattino del 25 novembre 1856. Due ore dopo Don Bosco si reca al santuario della Consolata per celebrare la Messa nella cripta e dice alla Madonna: «Siamo rimasti senza madre. Fateci da madre voi.»
È stata dichiarata Venerabile il 23 ottobre 2006.
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