(ANS – Torino) – Nel pomeriggio di sabato 8 novembre, pochi giorni prima del 150º anniversario della prima spedizione missionaria salesiana (11 novembre 1875), è stata inaugurata la mostra “Splendete come astri nel mondo” presso il Museo Casa Don Bosco di Torino-Valdocco. La mostra itinerante è il frutto di un lavoro corale che ha coinvolto le Ispettorie dei Salesiani INE e ILE e delle Figlie di Maria Ausiliatrice ITV e ILO.

Alla cerimonia hanno preso parte il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Fabio Attard, la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola, il curatore della mostra e la responsabile dei reperti in prestito del Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco, affiancati da numerosi missionari salesiani, animatori missionari, volontari e rappresentanti del mondo salesiano e culturale. I visitatori, accorsi numerosi, hanno affollato i diversi ambienti del museo.

In apertura della cerimonia, la direttrice del Museo Casa Don Bosco, la Dott.ssa Ana Martín García, ha ringraziato gli ospiti e ha illustrato la duplice finalità dell’iniziativa: celebrare l’anniversario della prima spedizione missionaria e riscoprire l’attualità del carisma missionario oggi. Inoltre, ha sottolineato come la mostra sia stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco, che ha selezionato e concesso in prestito importanti reperti provenienti dalle proprie collezioni.

È poi intervenuta la Dott.ssa Letizia Pecetto, curatrice del Museo Etnologico Missionario del Colle Don Bosco, la quale ha illustrato la scelta dei reperti etnografici, sottolineando la volontà comune di valorizzare il patrimonio salesiano come ponte tra culture e popoli. Ha inoltre evidenziato il valore peculiare dell’esposizione, che presenta per la prima volta al Museo Casa Don Bosco una significativa selezione di reperti etnografici, suddivisi in tre grandi nuclei tematici:

  • La prima missione salesiana in Patagonia, con materiali e testimonianze originali;
  • I missionari salesiani, rappresentati da oggetti personali come il pullover di Mons. Vincenzo Cimatti, il copricapo di piume appartenuto a Don Luigi Bolla e il sacco a pelo del Cardinale Giovanni Cagliero;
  • Le missioni nei quattro continenti, attraverso una selezione di oggetti che dialogano con lo sviluppo mondiale dell’opera salesiana.

Il curatore della mostra, don Fabio Maistro, ha poi illustrato il percorso espositivo dei quindici pannelli, articolato in tre sezioni: una parte storica, dedicata alle origini e alle prime spedizioni; una parte agiografica, che presenta dieci figure luminose di missionari (due per ciascun continente); e una parte contemporanea, che rilancia il tema missionario nella vita quotidiana di oggi. La mostra si propone anche come uno strumento significativo per sensibilizzare e formare ragazzi, giovani e adulti al tema della missione.

La Madre Generale ha poi condiviso una riflessione ispirata da diversi racconti storici, sottolineando il ruolo fondamentale della presenza di Maria nelle prime missioni e nella vita missionaria attuale, e ricordando come le Figlie di Maria Ausiliatrice siano nate, fin dall’inizio, con un profondo carisma missionario.

A conclusione della cerimonia, il Rettor Maggiore ha ringraziato tutti gli organizzatori e i collaboratori del progetto, soffermandosi sul significato del titolo “Splendete come astri nel mondo”. “Già il titolo ci parla con forza evangelica e ci porta al cuore dell’esperienza della prima comunità cristiana condensata in quell’invito di san Paolo ai Filippesi: Siate irreprensibili e puri, figli di Dio in mezzo a una generazione che si perde, in mezzo alla quale risplendete come astri nel mondo”, ha ricordato Don Attard.

Ha incoraggiato in particolare i giovani presenti a continuare a splendere nella vita quotidiana come segni di speranza, proprio come fecero i primi missionari salesiani. “Non si tratta di brillare da soli – ha sottolineato – ma di formare costellazioni di luce, comunità vive dove la fede si fa cultura, dove la gioia si fa servizio, dove il Vangelo diventa vita condivisa”.

La cerimonia si è conclusa con il taglio ufficiale del nastro, affidato congiuntamente alla Madre Generale e al Rettor Maggiore, tra gli applausi e l’emozione dei partecipanti.

La mostra presso il Museo Casa Don Bosco sarà visitabile fino al 18 gennaio 2026.

Per ulteriori informazioni e materiali di approfondimento è possibile consultare la pagina dedicata sul sito del Movimento Giovanile Salesiano Italia.

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