I sotterranei del primo Oratorio sono stati riportati alla luce e restaurati per permetterne l’accesso al pubblico dopo tanti anni. Qui è partita l’avventura di Don Bosco e Mamma Margherita.

I sotterranei del primo oratorio di Valdocco che fanno parte integrante di Casa Don Bosco constano di quattro locali, anticamente d’uso e di servizio: il refettorio dei ragazzi, sito sotto la Chiesa di San Francesco di Sales, la prima cucina, il primo refettorio dei giovani e la grande cantina. Collega questi ambienti un corridoio dalla forma stretta ed allungata.

«L’edificio riuscì quale Don Bosco lo volle, della massima semplicità. Non ammise scialo di locali, disapprovò corridoi e scaloni troppo ampli; e i costruttori fecero tali passaggi che non permettessero l’inoltrarsi più d’una persona alla volta. Quando Monsignor Alessandro Ottaviano di Netro, Vescovo di Savona, venne a visitare questa casa al vedere il corridoio che dava adito agli uffici centrali, si volse a chi lo accompagnava e disse scherzevolmente: Osservate che grandiosità! Non so se potremo trovare conventi che abbiano scale e corridoi così stretti!»

(Memorie Biografiche V, 539)

Gli ambienti che i visitatori possono scoprire risalgono agli anni 1852-1861.

Don Bosco edificò lo spazio intorno alle primitive Casa e Tettoia Pinardi in alcune fasi successive.

1851-1852

Costruzione della Chiesa di San Francesco di Sales.

1852-1853

Costruzione del campanile della Chiesa di San Francesco di Sales.

1852-1854

Costruzione dell’edificio annesso alla Casa Pinardi che comprende l’attuale ala delle Camerette.

Tale costruzione crollò due volte durante la sua edificazione: la prima il 20 novembre 1852 e successivamente il 2 dicembre 1852. I lavori ripresero nella primavera del 1853. Nella nuova casa Don Bosco collocò, presso il grande porticato, alcuni laboratori (sarti, calzolai e legatoria); ai piani rialzati le camerate dei giovani, un primo refettorio e la sua camera.

1856

Abbattimento dell’antica Casa Pinardi con edificazione dell’attuale corpo di fabbrica con i sotterranei e congiungimento con la casa già edificata due anni prima. Il 22 agosto 1856, durante i lavori di costruzione, avvenne un crollo delle volte, causato da un’asse del ponteggio sfuggita dalle mani di un muratore. I lavori si conclusero nell’ottobre del 1856. Da questo momento tutto l’edificio sarà collegato con ballatoi esterni.

1858

Destinazione a refettorio dei giovani degli spazi voltati sotto la Chiesa di San Francesco di Sales.

1856-1859

Costruzione di un nuovo edificio sulla via Giardiniera per due aule scolastiche della scuola elementare diurna e la portineria, che divenne la prima tipografia nel 1861. Sul retro della casa, nel cortile a nord, nel 1859 fu costruito un capannone con tre aule per il Ginnasio.

1861

Primo ampliamento delle Camerette verso Casa Filippi, in seguito annessa all’Oratorio.

1863

Costruzione del nuovo laboratorio di tipografia, come prolungamento a sud dell’ala delle Camerette, e di un nuovo edificio scolastico, al limite orientale della proprietà.

1863-68

La cittadella salesiana, vivente Don Bosco, si accrebbe con la edificazione della Basilica e con l’allestimento di nuovi spazi per i giovani.

1876

Ultimo ampliamento dell’edificio delle Camerette, a sud, corrispondente alla situazione ammirabile ancora oggi.

Un altro luogo suggestivo da visitare nei sotterranei del primo Oratorio è la scala storica della Casa, posta al centro dell’edificio e via percorrenza principale. È stata utilizzata da Don Bosco e dai Salesiani della prima ora. Essa pone in collegamento il piano interrato con gli abbaini del sottotetto.

La scala del campanile di San Francesco di Sales scendeva sino al sottoterra, visibile attraverso una superficie vetrata. Due altre brevi scale collegavano il cortile da gioco con il refettorio dei ragazzi.

L’ultima scala è stata costruita vicino alle Camerette. Fu edificata in occasione della Beatificazione di Don Bosco nel 1929 per facilitare l’accesso dei pellegrini ai luoghi di vita del Santo.